Re Nole VII

 Giù il sipario sull'All England Club.

Si chiude la breve ma intensa stagione sull'erba, lasciando da parte il ricordo del tennis di un tempo, dando l'appuntamento al prossimo anno.
I Championships attendono il loro nuovo Re.
La finale è per metà inaspettata.
Da una parte la costanza, il mestiere e l'immensa esperienza arrivati direttamente dalla Serbia. Non c'è alcun motivo per sorprendersi.
Al di là della rete l'estro, la pazzia, la follia provenienti dall'Australia. Qui invece, il motivo per stupirsi c'è eccome, non tanto per il giocatore in sé che dispone di un indiscusso talento, quanto per il passato della sua carriera, marchiato a fuoco da eccessi e sprechi sportivi.
Il match in questione sembra ricalcare la proiezione di un film accuratamente progettato e inserito nella cinepresa direttamente dall'atleta in questione.
Una pellicola che, una volta inserita nel rullo, mostra un resumé di questi anni passati sui campi da tennis.

Primo set vinto, poi le solite discussioni e le conseguenti perdite di concentrazione che lo sviano dall'obiettivo.

Ma va bene così, va bene lo stesso. Averlo visto così centrato come poche volte sul terreno di gioco non può che far piacere, sperando rappresenti un viatico per l'acquisizione di maggior costanza nel futuro prossimo.

D'altronde, non è facile fronteggiare un tennista con la T maiuscola.
Una leggenda vivente capace di far suo per sette volte questo torneo (al pari di Pete Sampras), di cui le ultime quattro consecutive.
28 partite vinte di fila, l'ultima partita persa risale ai quarti di finale del 2017, un ritiro contro Thomas Berdych.
Da lì in poi il dizionario di Nole non conosce la parola "sconfitta".
E ancora oggi il suddetto termine viene scansato.
Ringrazia il pubblico, si inginocchia e banchetta nuovamente con l'erba londinese, che oggi più che mai assume un sapore dolcissimo.

Novak Djokovic batte in finale Nick Kyrgios con il punteggio di 3-1 (4-6 6-3 6-4 7-6) in 3 ore 4 minuti di gioco e vince il torneo di Wimbledon 2022.

Come ormai risaputo i Championships appena trascorsi non assegnano punti, ragion tale per cui la graduatoria mondiale si vede rivoluzionata dopo il Grand Slam su erba.

Djokovic scala, infatti, in settima posizione dopo aver perso i punti proprio del torneo di Wimbledon 2021 ma, nonostante ciò, agguanta un posto per le ATP Finals di Torino in quanto vincitore Slam.