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La Salernitana festeggia la salvezza

Iervolino, Nicola, Sabatini, la squadra, l'amore della piazza e dei tifosi, l'Arechi e un pizzico di Fato. Sono questi gli ingredienti che hanno portato i campani a raggiungere un'insperata salvezza all'ultima giornata. Di questa impresa sportiva si parlerà a lungo!

La Salernitana festeggia la salvezza (Fonte: Twitter US Salernitana)

Il ruolo di Sabatini nella salvezza

Un ruolo da protagonista lo ha avuto proprio lui: Sabatini. Il "Maestro" non ha lesinato energie ed emozioni. Esemplare il mercato invernale della formazione campana, soprattutto per i tempi e per le intuizioni. La salvezza porta la firma di molti giocatori arrivati nella passata sessione di calciomercato (sono stati 11 i nuovi arrivati): da Sepe a Mazzocchi, passando per Drăgușin e Fazio (in difesa) ma anche Bohinen, Éderson, Perotti e Radovanović per il centrocampo, ma soprattutto Verdi. Sabatini ha portato nella piazza di Salerno una gestione esperta, da dirigente abituato a frequentare le zone dell'alta classifica. Il direttore è stato abile a vigilare sul gruppo e a motivare l'intero ambiente. Questo è stato possibile perchè ha creduto alla salvezza fin dal principio. Un altro merito ascrivibile a Sabatini è quello di aver scelto Nicola per una rimonta ai limiti della possibilità. Scelta ampiamente ripagata e prospettiva di proseguimento per l'intero staff tecnico. Non è corretto parlare di miracolo, perchè la rimonta della Salernitana (partita dagli 8 punti racimolati nel girone di andata) è stata portata a termine da uomini, ancora prima che da atleti, tecnici e dirigenti. Inevitabile, poi, che occorressero delle congiunzioni e degli allineamenti favorevoli, per completare l'opera. 

L'impresa di Nicola, "l'ultimo cavaliere"

Nella conferenza di presentazione Nicola aveva esplicitamente richiesto di evitare paragoni con la maratona trionfale vissuta a Crotone alcuni anni fa e terminata con la salvezza. Scelto da Sabatini, Mr Nicola ha saputo trasmettere alla squadra le proprie qualità umane oltre alla disciplina, alle motivazioni e alle proprie idee tecniche e tattiche. L'allenatore è stato abile a mantenere un profilo imperturbabile fino all'ultima giornata, come ha dimostrato l'esplosione di gioia, una volta appreso il risultato di Venezia-Cagliari. Uno dei maggiori meriti di Nicola è stato quello di valorizzare al meglio le risorse a propria disposizione: Bonazzoli è andato in doppia cifra (10 centri), componendo un attacco da 20 centri considerando le marcature di Verdi e Djuric. Considerando la media punti maturata nel girone di ritorno, la Salernitana sarebbe undicesima. I ragazzi di Nicola hanno fermato il Milan laureatosi campione, oltre a Sassuolo, Atalanta, Fiorentina e hanno saputo gestire gli scontri diretti portando a casa risultati favorevoli. 

Il favore del Fato

Le energie fisiche e nervose hanno accennato a venire meno solo alla fine di un'ottima e impegnativa cavalcata. Il primo segnale è stato il rigore sbagliato negli ultimi istanti a Empoli, da Perotti. Un errore simile avrebbe potuto pregiudicare la salvezza, ancora prima della debacle interna con l'Udinese nell'ultimo turno. Le fatiche della Salernitana erano arrivate fino a quel calcio di rigore, la cui trasformazione avrebbe chiuso la pratica salvezza con 90' di anticipo, complice la contemporanea sconfitta in casa del Cagliari contro l'Inter. La Salernitana ha conquistato con merito questo risultato sportivo già nelle settimane passate. Cagliari e Genoa hanno fatto il resto. Il maggior rammarico è proprio quello dei Sardi, che negli anni precedenti avrebbero venduto cara la pelle alla Domus Arena contro i nerazzurri, alla penultima giornata: quella partita è stata emblematica. Il pareggio a Venezia è stato l'ennesimo segnale di una retrocessione già interiorizzata da qualche settimana dagli isolani. Il Genoa, invece, non ha saputo dare una direzione migliore alla svolta inizialmente impressa da Mr Blessin, culminata con la vittoria ai danni della Juve. L'infortunio principale è stato il rigore fallito da Criscito nel Derby del lanternino. La fortuna forse è cieca ma il calcio no: il pesante 0-4 interno inflitto dall'Udinese ai ragazzi di Nicola non si è rivelato decisivo. 

Il progetto di Iervolino

C'è Iervolino, infine, sul podio degli eroi della salvezza. Il Presidente, dopo aver rilevato la squadra salvandola dal baratro, si è affidato alle persone giuste. Le scelte sono state ripagate, in primis da Sabatini e Nicola. Questo è il momento della spensieratezza e dei festeggiamenti ma ben presto andrà programmata la prossima stagione, visto che il campionato inizierà già nel Weekend di Ferragosto. La proprietà cercherà di blindare Nicola e di assecondare la strategia di Sabatini, anche sul mercato. C'è fiducia, visto che il "Maestro" avrà a disposizione più tempo di quello che ha avuto nella sessione invernale e soprattutto, ottenuta la salvezza, può operare in un quadro di maggiore certezza di quello di gennaio, anche relativamente agli investimenti. La formula sarà quella del giusto bilanciamento tra giovani e giocatori esperti e maturi. Nelle ultime ore è uscito il nome di Cavani per l'attacco: non è un sogno, visto l'appeal garantito dalla figura di Sabatini o da quella in rosa di Ribery (che potrebbe anche non rimanere). 

Cavani possibile obiettivo della Salernitana (Fonte: Wikipedia)

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