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L'Atalanta​ tra nuovi investitori e vecchie presidenze

 I Percassi mantengono la presidenza, ma il cambio nella società è solo l'ultimo di una lunga serie dalla fondazione del club

L'Atalanta cambia faccia e il nerazzurro si tinge d'Amterica. E' di qualche tempo fa a dire il vero l'ufficialità dell'arrivo dei nuovi investitori dagli States come ha riportato lo stesso club sul suo sito online. Si tratta di un accordo di partnership sottoscritto dai Percassi con l'impegno - si legge nel comunicato - "di garantire al Club un futuro ancora più internazionale, aumentando la notorietà del brand al di fuori dei confini europei, ampliando la rete di talenti a cui l'Atalanta ha accesso ed aprendo le porte a nuove opportunità di collaborazioni commerciali oltre che all'utilizzo di tecnologie innovative per la gestione - sportiva e finanziaria - del Club". Senza con questo "allentare il forte radicamento dell'Atalanta nel territorio bergamasco e lo stretto legame con la propria tifoseria".

 Tra nuovi investitori...

Più in particolare, il gruppo americano acquisirà il 55 percento delle quote societarie de La Dea s.r.l., di cui gli attuali proprietari manterranno il 45. La Dea è essa stessa sub-holding dei Percassi e detentrice attualmente dell'86 percento del capitale sociale dell'Atalanta Bergamasca Calcio. Per cui, fa sapere TuttomercatoWeb.com, la ripartizione finale effettiva delle quote dell'Atalanta è la seguente : il 47,7 percento andrà ai nuovi investitori, il 38,7 rimarrà alla famiglia Percassi, il restante a Radici, Sellini e altri già soci di minoranza.

L'identità dei new entries non è certamente un mistero, ma "professionisti di primo piano con una profonda esperienza nel settore del calcio e dello sport in genere". Si tratta tra gli altri di Stephen Pagliuca attualmente managing partner e co-proprietario dei Boston Celtics, franchigia di pallacanestro militante in NBA. Pagliuca è destinato a ricoprire la carica di co-chairman della nuova creatura societaria, mentre Antonio e Luca Percassi proseguiranno nei ruoli che già ricoprono di Presidente e Amministratore delegato, rispettivamente. Destinato quindi a rimanere in carica, Antonio Percassi è in realtà solo l'ultimo di una lunga serie di presidenti e proprietari che si sono alternati ai vertici della società sin dalla data di fondazione del club. Ci viene ancora una volta in aiuto il sito ufficiale atalanta.it dove una cronistoria molto dettagliata rende meglio l'idea della frequenza degli avvicendamenti nel corso degli anni. 

 ... e vecchie presidenze

A partire dal 1907, quando su iniziativa di cinque ragazzi appassionati di calcio si dà vita alla nuova realtà sportiva. E' il 17 ottobre dell'anno e loro sono i fratelli Gino e Ferruccio Amati, Eugenio Urio, Giovanni Roberti e Alessandro Forlini. Tutti sui vent'anni, ne sanciscono la nascita al ristorante "Correggi" di Bergamo. La presidenza viene affidata al nobile Vittorio Adelasio mentre Gino Amati ricoprirà il ruolo di Segretario. Si tratta in realtà solo di un primo nucleo di quella che oggi conosciamo come Atalanta. Occorre infatti attendere il 1920 per la fondazione vera e propria quando Atalanta e Bergamasca vengono fuse assieme e nasce l'Atalanta Bergamasca Calcio, che ne inaugura il colore nerazzurro (ereditando il nero atalantino e l'azzurro bergamasco). Primo storico presidente è l'imprenditore di origine svizzera Enrico Luchsinger. Dal 1926 poi una serie di presidenze di breve o media durata si susseguono fino alla fine della Seconda guerra mondiale. L'elenco è riportato da Bergamonews.it : parte da Antonio Gambirasi, in carica fino al 1928, prosegue con Pietro Capoferri (1928-30), Antonio Pesenti (1930-32), Emilio Santi (1932-35), Lamberto Sala (1935-38), Nando Bertoncini (1938-44) e Guerino Oprandi (1944-45). Nel 1945 sarà il commerciante di pelli e politico democristiano Daniele Turani ad assumere la carica e a darle maggiore continuità : 19 anni di presidenza, fino alla scomparsa nel 1964. Gli succede Attilio Vicentini fino al 1969, che lascia poi in favore della famiglia Bertolotti, dopo il breve intermezzo dell'ex calciatore  Mino Baracchi nel 1970. Si apre così un altro periodo molto longevo per la dirigenza orobica che vede avvicendarsi Cesare al padre Achille nel 1980 e che termina con la morte dello stesso Cesare nel 1990 in seguito di un incidente stradale. E' qui che Antonio Percassi fa la sua prima comparsa in società nelle vesti di ex calciatore nerazzurro e imprenditore edile, mantenendo la Presidenza per quattro anni e investendo sullo stadio societario. Nel 1994 le sue dimissioni, rassegnate dopo la retrocessione della squadra in serie B, spianano la strada alla famiglia Ruggeri che nelle figure di Ivan prima (fino al 2008) e di suo figlio Alessandro poi (presidente a soli 21 anni !) detiene il ruolo per 16 anni, interrotti solo dalla parentesi di Giacomo Randazzo nel 2005. Nel 2010 i Percassi fanno il loro ritorno : Antonio acquisisce la maggioranza del club e dà il là ad una stagione di grandi cambiamenti per l'Atalanta, in atto ora più che mai.

Con il nuovo accordo di partnership infatti non si rompe certo una tradizione già dinamica sotto molti aspetti, ponendosi in continuità e sintonia anche col percorso di altri club di Serie A, basti pensare all' ingresso di 777 Partners, società di investimenti americana, nel Genoa o al caso seppure meno recente della stessa A.S. Roma.


Licenza immagine : creativecommons.org licences via Wikimedia Commons (Antonio Percassi, 2012)


Claudio Viozzi

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