Gonzalo Higuain, attaccate argentino, annuncia l'addio al calcio alla fine di questa stagione.
L'istinto killer insito nell'animo da calciatore e che scorre dentro le vene mescolandosi con il sangue.
Una miscela letale per qualsiasi difensore si trovi davanti la sua figura.Il gol come obiettivo fisso da perseguire partita dopo partita, desiderio da alimentare quotidianamente con la fame, la cattiveria e l'agonismo, quali caratteristiche precipue della garra sudamericana.
Il pallone come amico fidato al quale scaricare tutta la sua potenza con i tiri che paiono bordate ma che al contatto con la sfera assumono i contorni di una gentile carezza.
La porta come principale nemica da abbattere assieme alla resistenza del portiere e della difesa avversaria.
Il suono della rete che si gonfia a seguito di una marcatura rappresenta un suono dolce e melodioso alle orecchie del calciatore argentino, come se fosse musica lirica per un appassionato dell'opera a teatro.
Esultanze che raffigurano la più pure esternazione della passione che prova per il suo sport, estrinsecazione di una gioia più unica che rara al momento della firma sul tabellino dei marcatori.
Prima il River Plate a casa sua, in Argentina, luogo in cui si fa notare agli occhi del calcio europeo, poi la firma con il Real Madrid in cui gioca con alcuni tra i più forti calciatori del mondo come Ronaldo, Kakà, Raul, Sergio Ramos (e poi ci fermiamo perché altrimenti servirebbe un articolo a parte).
L'approdo a Napoli dal quale scaturisce una parentesi sportiva e di vita indimenticabile, culminata dalla più classica delle ciliegine sulla torta, il record di gol in Serie A in una stagione con 36 gol in 35 partite. Rullino di marcia da far venire la pelle d'oca.
Dopodiché la scelta che viene considerata come punto di svolta della sua carriera, ossia l'arrivo alla Juventus, con la quale vincerà trofei ma che vedrà anche la prima parabola discendente dell'argentino.
I prestiti a Milan e Chelsea, il ritorno alla Vecchia Signora ed infine l'Inter Miami in MLS.
Ebbene, sarà questa l'ultima squadra della sua carriera, a seguito dell'annuncio odierno.
Il Pipita appende le scarpe al chiodo.
Il suono della rete che si gonfia a seguito di una marcatura rappresenta un suono dolce e melodioso alle orecchie del calciatore argentino, come se fosse musica lirica per un appassionato dell'opera a teatro.
Esultanze che raffigurano la più pure esternazione della passione che prova per il suo sport, estrinsecazione di una gioia più unica che rara al momento della firma sul tabellino dei marcatori.
Prima il River Plate a casa sua, in Argentina, luogo in cui si fa notare agli occhi del calcio europeo, poi la firma con il Real Madrid in cui gioca con alcuni tra i più forti calciatori del mondo come Ronaldo, Kakà, Raul, Sergio Ramos (e poi ci fermiamo perché altrimenti servirebbe un articolo a parte).
L'approdo a Napoli dal quale scaturisce una parentesi sportiva e di vita indimenticabile, culminata dalla più classica delle ciliegine sulla torta, il record di gol in Serie A in una stagione con 36 gol in 35 partite. Rullino di marcia da far venire la pelle d'oca.
Dopodiché la scelta che viene considerata come punto di svolta della sua carriera, ossia l'arrivo alla Juventus, con la quale vincerà trofei ma che vedrà anche la prima parabola discendente dell'argentino.
I prestiti a Milan e Chelsea, il ritorno alla Vecchia Signora ed infine l'Inter Miami in MLS.
Ebbene, sarà questa l'ultima squadra della sua carriera, a seguito dell'annuncio odierno.
Il Pipita appende le scarpe al chiodo.
Gonzalo Higuain lascia il calcio giocato a fine stagione.
La Carriera di Higuain
River Plate, Real Madrid, Napoli, Juventus, Milan, Chelsea, ancora Juve e poi Inter Miami. Questo il percorso della carriera di Higuain.
Oltre 500 presenze nei suddetti club, impreziosite altresì da uno score di oltre 250 gol.
Nel suo palmares tre campionati spagnoli, due Supercoppe Spagnole, una Coppa di Spagna, tre campionati italiani, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Europa League.
Oltre 500 presenze nei suddetti club, impreziosite altresì da uno score di oltre 250 gol.
Nel suo palmares tre campionati spagnoli, due Supercoppe Spagnole, una Coppa di Spagna, tre campionati italiani, tre Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Europa League.
Con la nazionale albiceleste vanta 75 presenze e 31 gol, due titoli di vicecampione d'America e uno di vicecampione del Mondo.
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