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Chi è Facundo Pellistri, nuova scommessa del Manchester United?

Facundo Rebollo Pellistri, nuova scommessa dello United, è in prestito ai baschi dell'Alaves, per ritrovare la via di Manchester. Per riuscirci, El Facu ha bisogno di spazio e di minuti. In Liga non sta giocando abbastanza, ma è arrivata l'inaspettata convocazione con l'Uruguay a infondere nuova fiducia a El Tornado. A giugno può cambiare aria.

La biografia di Facundo Pellistri, nuova scommessa dello United

Nasce in Uruguay a Montevideo, il 20 dicembre 2001, sotto al segno del Sagittario.

La famiglia ha origini europee. Facundo Pellistri, infatti, possiede il passaporto spagnolo perché la nonna del padre era galiziana, di A Coruña.

El Facu si diploma nel settembre 2019: indirizzo didattico in architettura (orientación de arquitectura de secundaria). Il ragazzo ha il merito di gestire contemporaneamente, con successo, gli impegni professionistici sportivi e gli obblighi di una scuola esigente.

Jorge, il padre, racconta a più riprese che all'inizio Facundo non sembrava apprezzare il calcio: "non gli piaceva. Anziché giocare, faceva montagnuole di terra in mezzo al campo o preferiva andare con sua madre a prendere l'acqua…". A 4 anni inizia a frequentare la scuola calcistica per pulcini di La Picada. Pellistri si fa conoscere come abile velocista, già a scuola. Si dimostra un ottimo atleta, e si cimenta con diversi sport, compreso il basket. La leggenda narra che avrebbe ben volentieri approfondito la possibilità di avere una carriera nella pallacanestro, e che sarebbe stato dissuaso da parenti, amici e conoscenti sportivi.

Facundo è appassionato anche di musica rock sudamericana. Il padrino di Pellistri è Sebastian Teysera, Rockstar della band uruguagia La Vela Puerca, che vanta milioni di visualizzazioni in Uruguay e nel resto del Sudamerica.

L'esultanza di Facundo Pellistri. Fonte foto: UTDReport
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 Moderno, cultore del lavoro, tattico. Igor Tudor è uno degli allenatori rivelazione di questa Serie A e il suo Hellas Verona punta in alto

Facundo Pellistri: caratteristiche tecniche

Il soprannome più identificativo è El tornado, perché proprio in tali atmosferiche sembianze esalta la sua vena uruguagia, la sua "Garra Charrua". Destro di piede, estremamente agile e tecnico, Pellistri nasce come ala o esterno. È veloce con il pallone tra i piedi e diventa esplosivo dopo i primi due tocchi (non gioca molto di prima).

Nel primo controllo può soffrire la fisicità del marcatore, ma se resiste alla carica può puntare il fondo o tagliare verso l'area. A campo aperto, poi, risulta devastante. Nell'economia della squadra è fondamentale per creare superiorità numerica e per ripartire con esplosività.

Pellistri è un giocatore brevilineo, che sfruttando il baricentro del suo corpo, è in grado di saltare agevolmente il dirimpettaio aggirandolo. Agilità, controllo palla e velocità di esecuzione lo rendono un abile dribblatore, con un'ottima percentuale di dribbling riusciti. Oltre alle qualità tecniche, ha anche un discreto senso tattico e contribuisce al lavoro difensivo, motivo per cui può agire anche da mezzala atipica, nonostante il fisico non possente. La corsa, infatti, non gli manca, così come la capacità di crossare e di inserirsi.

Margini di miglioramento della scommessa Pellistri

La struttura muscolare può sicuramente essere rafforzata, così come la forza fisica. Poi, il ragazzo deve lavorare molto sulle doti realizzative, perché in fase di finalizzazione, oltre a concludere troppo poco, pecca ancora in lucidità e precisione, dopo le rapide progressioni verso la porta. Ciò, nonostante i piedi "buoni". Inoltre, può e deve migliorare nella dimestichezza con il piede sinistro, per aumentare il potenziale offensivo ed essere meno prevedibile.

Pellistri sa bene che deve crescere anche tatticamente. Il calcio europeo è meno individualista, e le galoppate palla al piede sono più rare e complicate nel corso delle partite.

Sfruttando le proprie virtù tecniche, Facu può offrire un maggiore contributo al palleggio della squadra. Da migliorare anche la lettura delle trame di gioco moderando la frenesia, sebbene sia El tornado; ciò richiede un miglioramento nella gestione delle scelte, perché occorre saper capire quando temporeggiare o arrivare in porta, quando aspettare la squadra o guadagnare un fallo, ma anche quando servire con il giusto tempismo i compagni che accorrono a sostenere le sue veloci ripartenze a testa quasi bassa.

Certi aspetti, però, sono migliorabili giocando, facendo esperienza sul campo, nel vero senso della parola. Il vero problema è che Pellistri non sta trovando il sufficiente spazio per esprimersi e migliorare. L'idea è che non abbia scelto il giusto Club per fare esperienza e meritare il ritorno a Manchester. 

Facundo Pellistri con la maglia del Manchester United. Fonte foto: El Correo.

La carriera di Facundo Pellistri

Cresce calcisticamente nel Club Atlético Peñarol. Ci arriva giovanissimo, nel 2012. Il merito è di una vecchia conoscenza del calcio uruguagio e di quello italiano, quel Carlos El Pato Aguilera rimasto impresso nei ricordi dei tifosi del Genoa e del Torino, per i suoi trascorsi in serie A come centravanti nei primi anni Novanta. Quando lo scopre visionando la Lega Regional del Sur Pellistri ha tra i dieci e gli undici anni. Una volta arrivato ai Carboneros, scala tutto il settore giovanile fino alla prima squadra, fatta eccezione per una parentesi temporale al River Plate di Montevideo.

Al Peñarol, Pellistri è agevolato dagli ottimi rapporti umani e professionali instaurati con El Pato, con Diego Forlán (da sempre suo sponsor principale, soprattutto dopo averlo allenato e lanciato in Copa Libertadores) e con l'ex Cagliari e Brescia Diego López, sotto alla cui guida realizza il suo primo gol in campionato.

Le prestazioni del gioiellino iniziano a diventare stabilmente notevoli soprattutto a inizio 2020. Anche Riquelme lo battezza come talento.

In Sudamerica, vanta 59 apparizioni in prima squadra, condite da 12 reti, 4 delle quali in una Copa Sudamericana in cui raggiunge le semifinali recitando un ruolo da protagonista. Le sirene dei Top Club si accendono (non solo di quelli europei: si attiva, infatti, anche il Boca). Sono numerose le società sulle sue tracce. Il 5 ottobre 2020 viene ceduto a titolo definitivo al Manchester Utd, per circa 8 milioni e mezzo, incrementabili con il 20% della futura Recompra. Gli inglesi, con cui firma un quinquennale, anticipano il Lione ma soprattutto il Real Madrid, consigliato da Juni Calavat, capo scouting dei Galacticos (che vanta nel CV un altro grande colpo dall'Uruguay, risalente al 2015, cioè el Pajarito Valverde).

In Italia, gira la voce che il giocatore abbia rifiutato la Juve. Su di lui anche Inter e Napoli. Approcci concreti pare ci siano stati anche con Bologna e Udinese, prima che irrompessero sul giocatore squadre di prima fascia del panorama europeo. Alla fine, Pellistri vola in Premier League.

In Inghilterra rimane poco. Si trasferisce in Liga, in prestito al Deportivo Alavés, per giocare con maggiore continuità e ambientarsi nel calcio Europeo. Il suo passaggio al Deportivo avviene il 31 gennaio 2021, a fine mercato, e dopo non pochi tentennamenti. La stagione non è esaltante. In estate torna in Inghilterra per provare a convincere la società a coinvolgerlo nei piani per la stagione successiva. È autore di un buon pre-stagione, e segna nell'amichevole vinta contro il Derby County. Questo non basta a impedire un nuovo prestito lontano da Manchester. Il rapporto con l'Alavés viene rinnovato di un anno, ma senza particolari entusiasmi. I baschi non lo stanno valorizzando sufficientemente. Di questo se ne sono accorti sia in Inghilterra, sia in Uruguay. Al momento è senza gol e assist a referto in stagione. Nel 4-1-4-1 di Morgan Soto (che domenica scorsa ha battuto un Valencia in crisi), sembra non esserci spazio per lui. In questo momento della stagione, il tecnico (che naviga a -4 dalla zona salvezza, al terzultimo posto in classifica) preferisce profili rodati per la salvezza, come Jason o Luis Rioja.

Pellistri convocato con la Celeste

La chiamata in nazionale arriva in un momento non proprio fantastico per lui. Per questo è colta inizialmente con diffidenza anche in Uruguay. In realtà, si tratta di un vero e proprio segnale di fiducia oltre che stimolo. Pellistri è stato uno dei sei nuovi giocatori che hanno esordito con la selección, allenata da Diego Alonso, dopo la partenza del longevo Oscar Tabarez. Alonso giustifica la propria scelta a El Observador:

"…sto cercando le caratteristiche dei giocatori che dobbiamo poter avere in rosa. Per quanto riguarda la continuità, forse nelle ultime partite (Pellistri) non ha avuto la partecipazione che aveva di solito, ma nell'ultimo semestre in quasi tutte le partite ha giocato, da titolare o da sostituto, in giovane età. La chiamata ha a che fare con quello che ho visto prima e con la caratteristica che ha di giocare sulla fascia con velocità e squilibrio uno contro uno..."

Pellistri è entusiasta per la convocazione, nel momento in cui meno ci avrebbe sperato.

Per il ventenne costituisce una fondamentale iniezione di fiducia, oltre che di esperienza legata all'allenarsi insieme ai migliori giocatori del suo paese. E infatti va tutto bene. Esordisce contro il Paraguay, giocando una buona partita al servizio della squadra. Alla sua seconda presenza, invece, è ancora più brillante e contribuisce alla vittoria sul Venezuela. Da una sua devastante progressione arriva l'assist per il gol di Giorgian De Arrascaeta.

La Celeste conta anche su Facu per il Qatar, nonostante sia stato convocato come sostituto.

El Facu Pellistri con la Celeste (Fonte: Twitter - @FPellistri07)

Il futuro di Facundo Pellistri sarà a Manchester?

Diego Forlán, ex Red Devils e suo sponsor presso l'Old Trafford, oltre che suo allenatore al Peñarol si è detto fiducioso che prima o poi Facundo tornerà a giocare per lo United. El Cacha crede nel potenziale e nelle caratteristiche del giocatore, che è ancora molto giovane e sta attraversando un periodo di adattamento, in un calcio nuovo. Le aspettative allo United sono tante, è meglio non bruciarsi e percorrere il proprio ambientamento nel calcio europeo lontano dalle stilettate dei più critici. Pellistri non ha perso la fiducia in sé e nelle possibilità di tornare in Inghilterra per recitare un ruolo da protagonista. E dichiara di voler crescere mentalmente e fisicamente per essere più pronto ad un eventuale rientro in Premier.

Nel 2022, per ora, ha accumulato pochissimi minuti. Nel 2021 ne aveva totalizzati circa 670 in tutte le competizioni. L'idea è che il calciomercato di giugno possa costituire per lui l'occasione di cercare un percorso sportivo, in cui sia monitorato e tutelato, in cui lo staff possa concentrarsi su di lui rafforzandolo fisicamente, disciplinandolo tatticamente ed allenandolo nel palleggio. L'Alavés, che lotta per la salvezza, non è il miglior Club per lui, per riuscire finalmente ad ambientarsi nel calcio europeo. In estate, per lui potrebbero accendersi di nuovo le sirene della Serie A, dove non mancano i Club interessati ad offrirgli una chance, dal Bologna all'Udinese, passando per Genoa, Hellas Verona e Toro.

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