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Alcaraz-Sinner show a New York! La spunta lo spagnolo

Il numero 4 del ranking ATP, Alcaraz, fa sua la sfida con l'altoatesino Sinner dopo una lotta tanto estenuante quanto entusiasmante nei quarti di finale degli US Open

Nella notte della Grande Mela va in scena uno spettacolo di una bellezza inaudita, uno show auspicabile visto il livello dei protagonisti ma che a vederlo coi propri occhi rappresenta un sogno che si avvera.

L'orologio scorre ma gli spettatori e i diretti interessati in campo perdono la concezione del tempo, entrando in un vortice spazio-temporale dal quale uscirne non si vuole. È tutto un continuo di applausi, di versi di stupore scaturenti dalle mirabolanti giocate effettuate sul cemento statunitense, di occhi strabuzzati per l'incredulità relativa a ciò che si sta assistendo.

Per una notte l'Eden sportivo prende luogo a Flushing Meadows. In tal contesto i riflettori dell'Artur Ashe assumono un ruolo di contorno, marginale, superfluo, in quanto le stelle impegnate nel loro match brillano di luce propria, una luce di quelle splendenti, così tanto abbacinanti da rischiare di perdere la vista. Stati d'animo che si alternano tra di loro, finendo per intrecciarsi e dando vita alla creazione di una spirale di eventi talmente armoniosa da esternare la volontà che ciò non finisca mai.
Ma si sa, tutte le cose belle hanno una fine.

In seguito al match point la regola più banale che lo sport presenta, quella per cui in ogni partita c'è un vincente ed un perdente, resta scevra di significato, svanendo in una dimensione eterea, paradisiaca, all'interno della quale siamo stati tutti proiettati mediante lo svolgimento di questa partita.

La sottile linea di demarcazione tra la vittoria e la sconfitta scompare, lasciando una contentezza e una gioia immensa in tutti noi.
Perché oggi hanno vinto tutti. Formalmente Alcaraz, moralmente Sinner e sostanzialmente il tennis.
Carlos Alcaraz batte Jannik Sinner con il punteggio finale di 3-2 (6-3 6-7 6-7 7-5 6-3) dopo 5 ore e 18 minuti di gioco accedendo così alle semifinali dello US Open 2022. Ma in virtù di quanto precedentemente detto, per quanto possa essere stato tutto così bello, il risultato passa quasi in secondo piano.

Il match tra Alcaraz e Sinner

Primo set che si apre con Sinner che perde la battuta in apertura, con controbreak però nel quarto gioco. Tuttavia, l'italiano riperde due volte il servizio nel settimo e nel nono game e Alcaraz chiude il parziale sul 6-3 in suo favore.

Secondo set lottatissimo. Sinner sale 5-3 ma proprio quando serve per il parziale si fa breakkare ed è anche costretto ad annullare ben quattro set point ad Alcaraz prima di portare la contesa al tiebreak. Altro set point annullato da Sinner (il quinto) ma alla seconda chance il classe 2001 non fallisce, chiude il mini-parziale sul 9-7 ed il set sul 7-6, tutto in suo favore.
Nel terzo set i due contendenti si strappano reciprocamente il servizio per due volte prima di andare nuovamente al tiebreak dominato da Sinner per 7-0 con conseguente set portato a casa per 7-6.

Nel quarto set Jannik sale 3-2 e servizio, dopodiché i due si scambiano il break e l'italiano serve per il match sul 5-4 sciupando però un match point e riperdendo la battuta. Carlos da lì in poi infila due game consecutivi a chiudere una striscia positiva di quattro giochi e porta a casa il parziale per 7-5.
Nel quinto set comanda inizialmente ancora Sinner che va sul 3-2 40-15 in proprio favore, ma subisce altri quattro game di fila da Alcaraz che chiude sul 6-3 e porta a casa un match spettacolare, concluso addirittura dopo 5 ore e 18, alle 2:53 ora statunitense (record del match conclusosi più tardi nella storia degli US Open).

Iga stella di New York
Grazie Serena
 

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